Il CDM ha approvato il Decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica

Il Consiglio dei Ministri del 30 giugno ha approvato su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.  Sul provvedimento si sono espressi la Conferenza delle Regioni e la Commissione Ambiente della Camera.

In particolare ammontano a oltre 800 milioni le risorse che il governo stanzia a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell’Unione dalle importazioni di energia, conseguire una maggiore efficienza nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici.
Il decreto vuole spingere nella direzione di mettere in atto azioni volte a dare stimolo all’economia nell’attuale fase di crisi, contrastare i cambiamenti climatici, garantire un’economia più efficiente sotto il profilo energetico così da accelerare la diffusione di soluzioni tecnologiche innovative, accrescendo la competitività dell’industria e contribuendo al rilancio della crescita economica ed alla creazione di posti di lavoro di qualità elevata nei settori connessi.
Si prevedono, in particolare: una riduzione del 20% del consumo di energia primaria dell’Unione entro il 2020, nonché ulteriori miglioramenti in materia di efficienza energetica dopo il 2020, attraverso i seguenti strumenti:

– Elaborazione di programmi di interventi di medio-lungo termine per la riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici che privati.

– Interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della Pubblica Amministrazione, a partire dal 2014 fino al 2020.

– Obbligo per le grandi imprese e per le imprese ‘energivore’ di eseguire una diagnosi di efficienza energetica nei siti ubicati sul territorio nazionale, da ripetersi ogni quattro anni, utili per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Per le piccole e medie imprese sono stati stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza. Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica che scaturiranno dalle diagnosi è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei Certificati Bianchi/ Titoli di Efficienza Energetica-TEE, (titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di riqualificazione).

– Obbligo per gli esercenti l’attività di misura di fornire agli utenti contatori individuali che misurino con precisione il loro consumo effettivo e forniscano informazioni sul tempo effettivo d’uso (‘contatori intelligenti’).

– Elaborazione di un rapporto che miri ad individuare le soluzioni più efficienti per soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffreddamento.

– Superamento della struttura della tariffa elettrica progressiva rispetto ai consumi ed adeguamento delle componenti ai costi dell’effettivo servizio.

– Programma triennale di formazione ed informazione volto a promuovere l’uso efficiente dell’energia (contenente misure di sensibilizzazione delle Pmi all’esecuzione di diagnosi energetiche e all’utilizzo di strumenti incentivanti finalizzati all’installazione di tecnologie efficienti, misure di stimolo di comportamenti che contribuiscano a ridurre i consumi energetici dei dipendenti della pubblica amministrazione, misure di sensibilizzazione dell’uso efficiente dell’energia domestica).

– Promozione dei contratti di prestazione energetica, e introduzione di misure di semplificazione volte a promuovere l’efficienza energetica.

– Istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica, importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA, per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi e per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti, a favore di interventi coerenti con il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.  Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.

“Si tratta di un pacchetto, che insieme alle altre misure approvate finora, consente di affrontare le importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e alla riduzione dei costi energetici”, ha detto il ministro Guidi auspicando che “possano presto diventare tangibili i benefici a favore dei consumatori, delle imprese e dell’ambiente”.

Nel dettaglio, a partire da quest’anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020. A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. Nell’ambito delle forniture di prodotti e servizi della PA centrale è stato, inoltre,  rafforzato il vincolo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica.

Le imprese che intendano realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici nonché nuove reti di teleriscaldamento, dovranno effettuare un’analisi costi-benefici, mentre sarà contestualmente avviata un’analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi.

A beneficio dei consumatori finali di energia sono previste disposizioni che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici nei cittadini attraverso la promozione dei sistemi di misura individuali e una fatturazione più precisa e fondata sul consumo reale. Inoltre, conformemente al criterio di delega assegnato al Governo con legge europea del 2013, è demandato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico l’incarico di superare la struttura progressiva delle tariffe rispetto ai consumi, tenendo conto dell’esigenza di tutelare i consumatori  economicamente svantaggiati.

Introdotte anche importanti norme per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti. E’ previsto infatti il lancio di un programma, elaborato da ENEA, con la collaborazione delle associazioni di categoria, delle associazioni dei consumatori  e delle Regioni, che disporrà di una somma fino ad un milione di euro all’anno.